Vinatti…mi mancava!
Trudi è una creatura meravigliosa! Aspetta buona i suoi momenti di uscita dal camper che, ahimè, non sono intensi quanto vorremmo poiché la pioggia non lo permette. Tuttavia il suo scodinzolare e i suoi occhi vispi ci fanno capire che è felice e fiduciosa, forse prima della fine del Tour il sole ci verrà incontro e allora si che si potrà fare una bella passeggiata rilassata.
Andrea è ormai un pilota camperista: parcheggi, retromarce, inversioni a U, sono facili come rigirarsi nel letto. Un bel dieci e lode se lo merita tutto, mentre la nostra cara Benedetta si prende una grave insufficienza: si perde nel nulla e vuole avere ragione, crede di essere dove non è mandandoci in strade chiuse, insomma, deve darsi una regolata altrimenti le cambiamo il nome in Maledetta!
Il paesaggio sebbene ingrigito dalla pioggia, lascia intuire dei colori autunnali stupendi e grandi spazi ancora verdi. Ci troviamo a Mahlow, nella periferia di Berlino, a quindici minuti dal luogo in cui si tiene il concerto, ci aspettano per le 20.
Il campeggio ci sorprende per la cura, la pulizia e gli spazi ampi e per le docce!!! Ah che gran doccia che ci siamo fatti! Vestiti e rifocillati siamo pronti per andare in chiesa. Esatto, il secondo concerto del tour si tiene in una bellissima sala che si trova all’interno di Petrus Kirche, una chiesa molto grande. E’ la prima volta che suoniamo “Bes di diu” (santi soldi) in una chiesa, fa uno strano effetto…Rimaniamo incantati e facciamo qualche foto.
Ci accoglie Gisela, colei che ci ha invitati a suonare dopo averci sentiti sempre a Berlino nel 2012. Ha aspettato tre anni, ma ora eccoci qui.
Che emozione vedere il nostro manifesto appeso in bacheca!
Un momento…ma… ma… scoppio a ridere!!! Serena VINatti mi mancava proprio! Pinatti, Finazzi, Finardi, Finati… VINatti mi pare il massimo! Vabbè, che sono io si capisce dalla foto, spero.
Qui la gente paga anche un biglietto per sentire il concerto, di ben 12 euro, “meglio scaldarsi bene, che non rivogliano indietro i soldi!” penso e rido tra me e me.
Abbiamo un camerino, ci portano da bere e da mangiare e un manifesto da portare a casa come ricordo. Che gentili. A un certo punto sentiamo un deciso “toc, toc” alla porta, entra un omone enorme in tutti i sensi, che se non fosse per il sorriso aperto stampato sul suo viso, potrebbe sembrare un buttafuori a tutti gli effetti! E’ il Pastore della chiesa, ci da il ben venuto e ci esorta a suonare generosamente per il suo pubblico attento e preparato. Non stimo più nella pelle, vogliamo salire su quel palco e volare…
Voliamo. Tocchiamo terra a metà circa del concerto per un break gentilmente richiestoci affinchè la gente possa bere qualcosa al baretto annesso alla sala concerti, accanto al banco è stato sistemato il tavolino con i nostri CD e i gadget. Si avvicinano alcune persone per parlarci e per comprare i nostri “frutti”.
Una signora berlinese sciorina un italiano corretto con tanto di congiuntivi messi al posto giusto, ci dice che adora la lingua italiana e che il concerto la sta emozionando moltissimo. Ci ringrazia.
Una signora con due bimbi si avvicina, il maschietto che avrà avuto dieci anni, mi parla timidamente in italiano, mi chiede un autografo con dedica… io mi sciolgo un poco, ma poi divento praticamente vapore acqueo quando la sorella più piccola mi regala due disegni fatti sul momento per me su due foglietti di block notes (ve li mostro nella prossima pagina di diario). Che dolcezza.
Riprendiamo il concerto carichi, la scaletta è più lunga del primo concerto, mi accorgo di essere sudata e di avere le orecchie calde, ma mi sento benissimo e quando mi volto vedo il volto rassicurante e gioioso di Andrea che sta suonando benissimo, soprattutto nelle parti di improvvisazione, lo sento comunicativo come non mai. Il pubblico, come successo nel primo concerto, si lascia finalmente andare verso la fine, partecipando, ridendo e cantando con noi.
Ultimo bis, poi di nuovo al banchetto dei CD. Serata stupenda.
Mangiamo un’insalata di lenticchie e cipolla con pane nero offerta da Gisela, e poi via con la nostra “casa di tour” in campeggio. Dobbiamo dormire almeno sette ore perchè ce ne aspettano altrettante sette di viaggio per il terzo concerto.
Vinatti e Farnier vi salutano tutti 😀
..che brava Trudi!..ma quando suonate è li insieme a voi sul palco?
No solo per il tempo del concerto la lasciamo in camper con il riscaldamento acceso ovviamente 🙂 se il posto lo consente possiamo pure provare a tenerla sul palco ma non vogliamo che i volumi le diano fastidio… poi dovrebbe stare legata per sicurezza. Insomma nel camper si fa una bella dormita e poi fa la guardia 😉