La mia voglia di scrivere musica e di sperimentare contaminazioni e sonorità nuove, era sempre più forte.
Oltre a poter contare sull’aiuto esterno di Mauro Costantini, una serie di novità risvegliarono il progetto: l’entrata del fisarmonicista Massimiliano D’Osualdo, grazie al quale il sound diventa più etnico (i tempi dispari sono sempre stati una mia passione!); l’arrivo del chitarrista Raffaello Indri che ci convince da subito per bravura e musicalità; il ritorno del bassista (stickista) Denis Canciani. Eravamo di nuovo al completo e potevamo ricominciare!
Dopo solo un anno dal demo “Neumi”, i Deja registrano live nel teatro Pasolini di Cervignano un intero concerto a cura di Stefano Amerio, realizzando così il primo disco autoprodotto: “Deja dal vivo”. Seguirono due anni di concerti ed esperienze, tempi di attesa, tempi silenziosi, tempi di sconvolgimenti. L’organico era diventata una variabile divertente: tre, quattro, cinque, si è potuto contare addirittura fino a sei: voce, chitarra, violino, basso, piano, batteria. Mancava di nuovo l’equilibrio.
Tracklist:
- 1.Meta
- 2.Amelia
- 3.Bambola di cera
- 4.Campsirago
- 5.Neumi
- 6.Bambini in trincea
- 7.Ultime di un fiume
- 8.Ritmo d’anima
- 9.Prati di vento
- 10.Distanze (*)
- 11.Senza minuti (*)
(*)Bonus tracks registrate in studio