Ci sono persone che si aggrappano ad una parola in particolare e ne fanno un uso smodato. Scusa, per esempio, la si sente dire all'inizio della frase, alla fine, in qualsiasi punto del periodo in realtà. Certo le si può dare un peso diverso a seconda del caso, si possono applicare delle variazioni sul tono o sulla velocità impiegata per dirla. A volte sembra aver perso il suo peso, il suo significato, diciamo che può diventare nei casi estremi, una specie di intercalare…un elemento di congiunzione, come la "e" o il "poi" o altro… E' strano ma chi si ripete, nemmeno se ne accorge, eppure dev'esserci stato il momento di inizio del "vizio", magari in risposta ad un fatto accaduto, un particolare motivo che ha dato il via a questo abbonamento gratuito all'uso della parola in questione. Gratuito per modo di dire, si sa che dietro c'è sempre un prezzo da pagare…per esempio, chi si sente sempre dire scusa, potrebbe imparare ad approfittare della situazione di svantaggio nella quale si mette l'interlocutore-ripetirore! Così diventa facile portarlo a dire o a fare le cose che vogliamo!!! Mi viene in mente anche un'altra considerazione: può essere che "scusa" sia proprio la parola che l'interlocutore-ripetitore vorrebbe gli venisse detta, la parola che cerca insomma, il tappo per chiudere o per aprire a seconda del bisogno…il LA, come si dice!!!! mah!!!
scusa ma ora ho proprio sonno… buonanotte
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