Bisognerebbe poter vivere prima "in matita" e poi "in penna".
Sono tante le volte che ripensando ad un gesto, una scelta fatta, una frase detta o non… ci accorgiamo di aver sbagliato, proprio così SBAGLIATO, magari di poco, sarebbe bastata una manciata di minuti in più o in meno per evitare lo sbaglio e probabilmente le cose sarebbero andate diversamente.
Da bambini sembra che tutto o quasi si possa aggiustare, anche i pensieri. Come? semplice prima si scrive in matita e poi, dopo aver riletto con attenzione più volte si ripassa in penna. Naturalmente se i periodi sono lunghi si può sempre realizzare la famosa "brutta" che precede l'altrettanto celebre "bella copia"!…E la PENNA CANCELLABILE? quella si che era divertente, si poteva cancellare veramente l'inchiostro con la gommina posta sopra il tappo! Ah che magia, anche il più disordinato aveva una possibilità per apparire seguace dell'ordine…Pensandoci meglio (dopo qualche manciata di minuti), credo che fosse una penna senza carattere, se ci passavi involontariamente sopra con la mano un pò sudata, rischiavi di rendere invisibili le parole appena scritte! Per non parlare della consistenza dell'inchiostro, era troppo granuloso, con quell'inaffidabile effetto tratteggiato quando stava per terminare…nemmeno il colore mi convinceva, nè blu scuro, nè chiaro, nè nero, insomma LA MODA della PENNA CANCELLABILE, per quanto mi riguarda è durata quanto uno sbadiglio!
Eppure non è così facile, dovrebbero dirlo che poi, "da GRANDI", bisogna scrivere subito in penna, a me non l'ha detto mai nessuno, o si?…mah, forse sarebbe bastata una manciata di minuti di attenzione in più…
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