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da | Ott 6, 2017 | Diario di bordo | 0 commenti

Balalaika

Andrea “Ecco un’indicazione per l’area di servizio! Adesso ci fermiamo. Mentre faccio gasolio, tu intanto potresti far fare un giretto a Trudi, dovrà fare la pipì lunga*”

In Germania però, succede spesso che in autostrada le indicazioni per un’area di servizio ti portino fuori dall’autostrada stessa!

In questo caso direi proprio che siamo finiti in mezzo ai campi e alle mucche con relative caccone. Trudi amerebbe tanto sgranocchiarle!!! Buon appetito a tutti!

Siamo di fretta e non possiamo che ammirare velocemente il paesaggio, torniamo indietro, non prima di aver fatto fare la passeggiatina a Trudi 😊

Il ritardo accumulato dal giorno prima ci obbliga a fare molte ore di viaggio, la sera suoniamo a Francoforte, non sarà facile… Arriviamo al campeggio di Francoforte, mangiamo, riposiamo un’oretta, ci prepariamo e via!

La città è grande e abbastanza caotica, individuiamo la meta, ma ci rendiamo subito conto che trovare parcheggio con un camper in quella zona è pressoché impossibile… Il titolare ci attende per le 19 ma sono già le 19:20 e noi stiamo ancora girando. Non siamo agitati o nervosi, sarà perché siamo contenti di essere in Tour e gli imprevisti fanno parte del gioco. Essere fiduciosi aiuta molto, infatti INCREDIBILE! Proprio di fronte al locale si libera un posto “Ci sta?” si il camper ci sta, ma è necessario un super parcheggio.

Io “Vieni, ancora, vai, si… vai, bravo” Hei cosa andate pensando? Sto dando le indicazioni ad Andrea! Per parcheggiare il camper!

Andrea grazie alle mie perfette indicazioni compie un gran bel parcheggio davvero, purtroppo non ho le prove, ci sarebbe voluta una foto, avreste dovuto vedere che impresa epica! Naturalmente un istante dopo aver parcheggiato, la macchina subito dietro se ne va lasciandoci letteralmente a bocca aperta… sarebbe bastato qualche minuto in più e Andrea non sarebbe stato costretto a sudare 7 camicie!

Il locale, BALALAIKA, è molto accogliente e ricorda i vecchi pub in cui si suonava solo o quasi blues e jazz, infatti John è figlio di genitori musicisti che suonavano appunto jazz.

Una foto mostra sua madre, una bella donna di colore americana accanto a Muhammad Alì. John infatti parla benissimo l’inglese e Andrea ne approfitta per chiacchierare un po’. Ci racconta che per lui la musica è fondamentale, è la sua vita. Il locale è un posto storico, gestito da sempre dalla sua famiglia, ora se ne occupa lui e lo fa con passione. Ospita musicisti provenienti da tutto il mondo, ci parla di un duo argentino che si è esibito lì di recente…

Suoniamo, la stanchezza per il viaggio può aspettare, diamo tutto. Ci divertiamo, suoniamo anche un paio di nuovi brani per testarli, faranno parte del nuovo disco e questi concerti servono anche per cominciare a sentirli vivi e a verificare quale impatto abbiano sul pubblico. Coinvolgiamo anche la gente a cantare con noi, ci chiedono un bis. Tra il pubblico ci sono molti musicisti, alcuni si fermano a parlare con noi, ci fanno i complimenti. Frederic è francese, Marius è rumeno, nello stesso posto tedeschi, italiani, francesi, rumeni, americani. Nello stesso posto, accumunati dalla stessa passione: la musica.

 

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