Sul “cammino per gli animali”

da | Set 30, 2021 | Diario di bordo | 1 commento

Mi è capitato spesso di leggere di imprese eroiche legate ai Vigili del Fuoco, che oltre ai piccoli e grossi roghi domati, sono protagonisti di salvataggi di varia natura: persone incastrate fra le lamiere, automobilisti bloccati in un sottopasso per l’innalzamento del livello dell’acqua, bambini in pericolo, per un ditino incastrato in una sedia pieghevole, per la mancanza di corrente che alimenta un macchinario per la ventilazione polmonare. Si potrebbe stilare un elenco interminabile, e tra tutte queste imprese ci sono anche quelle a favore degli animali.

Io, Andrea, Ariel e i nostri amici Miriam, Matteo e Leon, ci troviamo a Spoleto in un’area camper, in sosta. Siamo appena ritornati da una delle tappe del “Cammino per gli animali”, una camminata che segue la via di San Francesco lunga da Assisi a Roma. Una importante iniziativa proposta da Angelo Vaira, studioso ed educatore cinofilo, fondatore dell’approccio Cognitivo Relazionale al cane. Angelo intraprende il cammino ogni anno a partire dal 2018, oramai è divenuto un appuntamento fisso per tutti gli amanti degli animali.

“Miu, maoooo, miiiio” Sentiamo il pianto di un micino provenire dalla vicina sterpaglia soffocata dai rifiuti scaricati da qualche “Homo sapiens” forse, pensiamo, è stato scaricato anche lui, povera creatura. “Eccolo” lo vediamo correre sotto il camper tutto scoordinato, piccino com’è! Si infila nel motore e dopo un’ora di tentativi per recuperarlo andati a vuoto, nonostante la gentile partecipazione dei proprietari del mezzo, decidiamo di stanarlo con del cibo. Niente da fare. A questo punto ci allontaniamo, sperando che la mamma sia nei paraggi… la mamma non abbandona mai i suoi piccoli.

Cerchiamo tutti di pensare ad altro, ceniamo, chiacchieriamo, pianifichiamo la partenza del giorno dopo “miu, maoooo, miiiio”. Ora il miagolio sembra più forte, sbirciamo dalla finestra, scendiamo e ci rendiamo conto che il gattino si è rifugiato proprio sotto al nostro camper. Da quel momento parte la nostra missione!

Impaurito, infreddolito, affamato, il micromicio non vuole uscire dal suo nuovo rifugio, ma chiede disperatamente aiuto. Miriam si sdraia sotto il camper in una posizione scomoda, per usare un eufemismo, riuscendo con pazienza a farlo mangiare. Non si fa prendere però, sembra incastrato, non sappiamo come fare per estrarlo senza fargli del male, inoltre è piccino si, ma molto arrabbiato!!! Passo in rassegna una serie di contatti fino a ottenere quello vincente: i Vigili del Fuoco del distaccamento di Spoleto.

Arrivano dopo un’ora, perché impegnati in un altro intervento, il loro sorriso ci tranquillizza tutti. Dopo aver spiegato la situazione, senza indugi, Roberto si infila sotto il camper munito di guanti e in due minuti il micio è tra le sue mani, sano e salvo. Pervasi dall’euforia iniziamo a ridere, ci abbracciamo, missione compiuta. Dopo aver appreso che nessuno di noi può adottare il micromicio, i vigili decidono di portarlo con sé e di aiutarlo a trovargli una sistemazione. Sono gentili e sensibili… Che sollievo!

Questi grandi omoni, con un grande mezzo rumoroso e pieno di luci, hanno salvato una creaturina che sta sul palmo di una mano. Queste cose mi fanno sperare in un mondo migliore, dove aiutare chi è in difficoltà è un atto semplicemente naturale, indipendente dalla specie, dalla forma o dal colore.

Grazie Vigili del Fuoco di Spoleto!!!! E grazie San Francesco…

1 commento

  1. Clara Clarotti

    Grazie Serena avrei fatto le stesse cose …. Grazie anche agli angeli del fuoco ….. ❤️❤️❤️

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